Pian delle Betulle è uno di quei luoghi incantati che ti lasciano senza fiato, e non solo per la scarpinata per arrivare fino in cima, ma per la bellezza del paesaggio.
Non era la nostra prima volta li, ma la prima volta in cui abbiamo provato a raggiungere il rifugio Ombrega.
Ma andiamo con ordine.

Per arrivarci devi seguire le indicazioni per la Valsassina e proseguire verso Margno, saliti i tornanti troverete le indicazioni per arrivare in macchina fino allo spiazzo di Alpe di Paglio.
Li potete lasciare la macchina e proseguire all’interno del bosco di betulle. Ricordati di paghare il parcheggio e, consiglio personale, cerca di arrivare presto, se vuoi trovare posteggio.
Come raggiungerlo
Se hai bambini piccoli o non ti piace camminare troppo, puoi fermarti ai Pian delle Betulle, si arriva con una semplice passeggiata di circa 20 minuti e un dislivello di circa 100 m. Qui potete usare passeggini da trekking, se avete bambini molto piccoli consiglio sempre lo zaino.








Il sentiero è molto bello e non richiede grandi doti da camminatori, anche se come sempre in montagna io consiglio di indossare sempre scarponcini.

Lungo il sentiero potrai trovare anche alcuni personaggi e animali intagliati magistralmente nel legno, purtroppo non sono riuscita a risalire all’autore, sicuramente danno a tutto il percorso un pizzico di magia dei boschi, potete giocare con i bambini e inventare nuovi personaggi da disegnare poi a casa..



Arrivati ai Pian delle Betulle il paesaggio si apre subito su un bellissimo laghetto, anche se ahimè pure lui quest’anno sta soffrendo la siccità.
Per mangiare se non vi siete organizzati con il pranzo al sacco, trovi ampia scelta di baite e ristoranti.
Il primo è il Bar del Decio, altrimenti più avanti verso il piano c’è il Rifugio Baitok, dove volendo potreste anche prenotare una camera.




Se siete poco camminatori e anche la passeggiate semplice ti spaventa, potete salire anche in funivia da Margno, la funivia ha un costo contenuto e potete godervi un paesaggio molto suggestivo.
Una volta arrivati li, non perderti la particolare chiesetta degli Alpini con gli ex voto di soldati dispersi in guerra e se hai bambini avventurosi puoi fare una sosta al Jungle Raider Park.
Sentieri per camminatori
Noi quest’anno ci siamo spinti più in la. La meta iniziale era il rifugio Ombrega, perché volevamo mettere il timbro sul Passaporto di Montagna. In realtà ci siamo fermati prima, poco più in la del Larice Bruciato.

Ma andiamo con ordine, proseguendo lungo il sentiero dopo il Pian delle Betulle ci si inoltra su una strada di montagna, la passeggiata è comunque facile e pochi tratti sono ripidi, il primo luogo che si incontra è un’agglomerato di casette che ti farà sentire come in un cartone animato di Heidi.
Alpe Ortighera
Tutte bellissime baite in legno e una fontanella per riempire le borracce e rinfrescarsi. C’è anche una malga dove ci si può fermare a comprare e il formaggio Casera, purtroppo quando siamo passati noi era ancora chiuso.




Se sei stanca puoi fermarti qui, altrimenti come noi puoi proseguire il cammino. A un certo punto ci si ritrova a un bivio e per arriare al Larice Bruciato devi proseguire verso il Rifugio Ombrega.

Il sentiero è facile e adatto a bambini che vogliono camminare anche se comunque è molto lungo, se come noi non avete un passo veloce non fidatevi del cartello che dice 1.40 perché il tempo di percorrenza dipende molto dalle vostre gambe. Quindi cercate di capire bene i tempi, noi abbiamo provato a proseguire dopo il Larice Bruciato che è a 1708 m di dislivello, ma era già molto tardi e avevamo paura di non riuscire a tornare indietro in tempo. Quindi a metà strada ci siamo fermati e siamo tornati all’area di sosta del Larice Bruciato.


In tutto tra andata e ritorno abbiamo percorso 22 km quindi fate i calcoli sul vostro passo medio. So di gente che è arrivata li con i bambini e poi è dovuta fermarsi a dormire perché non sarebbe tornata indietro in tempi brevi.












Può trarti in inganno il fatto che il sentiero non è particolarmente difficoltoso, ma è molto lungo.

Attenzione: ricordati di indossare un cappellino e la protezione solare, ai Pian delle Betulle siamo già a 1500 metri di altezza.
Il Larice Bruciato è un luogo meraviglioso, è anche patrimonio dell’Unesco. si chiama così proprio per il Larice bruciato da un fulmine presente di fianco alla piccola cappella della Madonna, purtroppo ho dimenticato di fotografarlo, la vista vi lascerà senza fiato, se ve ne è rimasto un po’ dopo la camminata, da una parte le piramidi naturali del lato che guarda verso la Bergamasca e dall’altro la maestosità della Grigna e tutta la Valsassina, se il tempo è bello riuscirai a scorgere anche il Lago di Como.

Ho ancora negli occhi la meraviglia di un paesaggio che cambia in continuazione, troverete tanta diversità di Flora, le betulle del bosco di partenza lasciano spazio ai pini e ai fiori di montagna, la Felce la fa da padrona, più in alto troverete i Cardi di Montagna, l’Erica, la Rosa Canina, il Raponzolo Alpino e piante bellissime di Rodondendro.
L’anno scorso abbiamo visto anche delle aquile, quest’anno non siamo stati fortunati ma eravamo circondati da farfalle che ci seguivano lungo tutto il percorso.






Informazioni tecniche:
Altitudine: 1501 m
Dislivello: 100 m
Non è consigliabile portare il passeggino, meglio lo zaino da passeggio.
Ricordati di portare acqua perché lungo il sentiero si trova solo una fontanella.
Non scordare cappello e crema da sole, i tratti dopo il bosco sono quasi sempre scoperti.
Non andare lungo i sentieri senza scarpe adeguate anche se i sentieri ti sembrano facili, indossate sempre tutti degli scarponcini adatti alla montagna.
Porta sempre con te una leggera Potrebbe interessarti anche: