Oggi vorrei aprire un dibattito sul tema, non so se l’avete già visto ma Sabato 10 Novembre alle 16.00 sarò a Weekend Donna con Le Nuove Mamme e racconterò la mia esperienza di Lettura ad alta voce al mio piccolo. Non sono un’esperta e non voglio sostituirmi a pedagogiste o esperte, semplicemente riporterò le mie impressioni sul momento di lettura con lui.
A tal proposito dirò anche la mia sull’annuale dibattito Libri Cartacei o Nuove tecnologie, come mi comporto con il mondo della tecnologia digitale anche nella lettura ai bambini, che ormai sono sempre più nativi digitali.
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Libro Tradizionale |
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Foto ebook tratta dal sito di Siska Editore |
Ho pensato di parlare di tutto questo ripeto non perché sia un’esperta, semplicemente perché ho sempre amato leggere e sto cercando di trasmettere questa mia passione a Stefano, il mio piccolo e fin ora ci sono riuscita.
Ora però ho bisogno di voi. Mi piacerebbe aprire un dibattito su cosa ne pensate voi mamme.
Mi piacerebbe avere la vostra opinione per poi parlarne con chi verrà sabato ad ascoltarmi (ok magari non ci sarà nessuno e parlerò da sola…sono già anche abbastanza agitata..è la prima volta per me abbiate pietà).
E anche perché per puro caso in questi giorni ho ricevuto la richiesta di raccogliere i vostri pensieri anche da Happy Ideas in Collaborazione con BabaLibri e Radiomamma che hanno organizzato un incontro per domenica 18 novembre
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria via email: info@happideas.it
L’ingresso è gratuito ma i posti sono limitati quindi è necessaria la prenotazione
I vostri commenti verranno valutati dal team organizzatore del convegno e da me e saranno raccolti come materiale informativo, ovviamente in forma anonima, se non volete che compaia il vostro nome, per i due incontri che vi ho segnalato.
9 Comments on “Libri per bambini: tradizionali o ebook? Dibattito aperto”
Argomento interessante…fosse per Davide starebbe stampato a qualsiasi supporto digitale, sempre, fosse per me il meno poassibile…Io penso che per un bimbo sia importante incontare prima i libri in carta e poi ogni tanto come diversivo si può anche proporre un e-book. Non possiamo nascondere che sia nato in un momento in cui il touch è parte integrante di tutti i giorni ma è anche vero che tutti questi dispositivi spesso vanno a stimolare troppo bimbi già troppo stimolati. A casa nostra quindi tanti libri, biblioteca, cd e cassette (perchè no) e per il momento l’e-book lo può vedere quando andiamo a trovare la zia!
Lo so che hai scritto cassette perché sai che ti prenderò in giro a vita:-)
A parte gli scherzi grazie per la tua riflessione, sono anche io per la via di mezzo, anche se sai che la mia passione per la tecnologia mi porta ad amare anche quel lato.
Però ritengo sempre che il cartaceo in casa mia non potrà mai mancare.
Io gradirei gli ebook
per mio figlio preferisco i libri cartacei
Grazie della tua risposta.
ok, ammettiamo una cosa: siamo in mezzo a una rivoluzione culturale, da un lato i libri cartacei con cui noi genitori siamo cresciuti e che apprezziamo. Dall’altro la nuova generazione che è nata con gli ebook, le apps e il digitale. Content is the king, si diceva già 15 anni fa scrivevo e creavo i primi siti. La stessa cosa vorrei ricordare ai genitori timorosi dei nuovi supporti: basta che ci sia il contenuto. Quindi la lettura insieme ai nostri bambini che sia su carta o su digitale, basta che sia. Altro e più articolato discorso si dovrebbe fare riguardo il fatto che i supporti digitali sono spesso collegati alla rete, e allora lì c’è il problema reale (anche per noi adulti) della continuna interruzione della lettura per controllare mail, social network etc etc. Questo è IL problema secondo me: riuscire a tenere la concentrazione su un argomento senza saltare di continuo da un argomento all’altro, e prendere atto (noi adulti) che il modo di apprendere dei nostri figli è molto ma molto diverso dal nostro.
Ecco giustissimo, bisognerebbe far capire che il momento lettura, sia cartaceo che digitale deve essre un momento intimo, dove ci si allontana dai problemi e dalla vita frenetica per ritagliarsi dello spazio per stare soli con i propri figli e ascoltarli, farsi fare anche le mille domande che i libri scatenano in loro e ritagliarsi il tempo per stare davvero con loro senza farsi interrompere dal mondo esterno, anche solo per un’ora al giorno.
Io adoro i libri cartacei mi hanno accompagnato finora ma…beh da qualche giorno non ho resistito e ho scaricato un app sul telefonino per leggere le fiabe e la mia Topo subito mi ha chiesto di farlo così ogni sera…ma non per il telefonino ma solo perchè sono più belle di quelle che inventavo io :P.
E quindi concordo.L’importante non è il mezzo ma il momento che si crea coi bimbi.E non sono nemmeno io una pedagogista.In bocca al lupo Elena.
Grazie crepi:-) Sai che io ad esempio sono una frana a raccontarle, io le leggo, mentre mio marito le racconta e anche bene, tanto che mio figlio mi ha proposto di trascrivere le fiabe del papà per farci un libro, all’asilo un giorno addirittura quando la maestra ha chiesto il suo libro preferito gli ha raccontato una storia inventata dal papi, e il giorno dopo era preoccupato perché aveva detto una bugia alla maestra.
Si il momento è davvero importante.