L’esperienza del Sant’Anna Bloggers day

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Lo scorso weekend, ho partecipato ad un’esperienza davvero entusiasmante. Ho partecipato al Sant’Anna bloggers day. Quando ho accettato di assaggiare i prodotti di questo marchio non immaginavo minimamente in quale esperienza meravigliosa sarei poi stata coinvolta. 
Le cascate Migliorero

Abbiamo visitato lo stabilimento di Vinadio, immerso nella natura, incastonato nelle montagne e con una grande attenzione verso l’ambiente. Ho conosciuto le persone che lavorano in quest’azienda. Silvia Parola ci ha incantati con le sue parole, quando senti parlare una donna che lavora da 15 anni nello
stesso posto, con l’entusiasmo del primo giorno, capisci quanto poco ci voglia a far diventare un’azienda una famiglia, ha raccontato cose sul confezionamento dell’acqua che non immaginavo minimamente.

I muletti totalmente automatizzati con guida laser

L’acqua Sant’Anna viene presa direttamente alla fonte con un sistema di tubazioni viene incanalata direttamente in enormi serbatoi da un milione di litri l’uno, per un totale di 11 serbatoi. E vi assicuro che toccare dal vivo la freschezza dell’acqua direttamente dalla fonte è un’esperienza unica.

Il processo di trasformazione delle bottiglie in PLA, da una fialetta vengono soffiate poi le  bottiglie.
Etichette pronte per le bottiglie

Un altro vanto dell’azienda è quello di dare lavoro a tutta la valle. Una valle che grazie a Sant’Anna vanta un tasso di disoccupazione pari allo 0. E non solo, Sant’Anna si occupa anche del recupero del territorio.
Un’azienda relativamente giovane, nata nel 1996 e che in pochi anni è arrivata ad essere una delle aziende di imbottigliamento più importanti.
Il sistema di trasporto interno all’aziende è completamente automatizzato e vengono usati muletti che viaggiano su dei binari laser, prodotti interamente in Italia.

Un particolare che fa la differenza, le cannucce sono incollate in modo tale da non essere staccate dal bicchierino, per estrarle bisogna sfilarle, l’involucro di plastica non viene così disperso nell’ambiente.

Abbiamo anche visto dove viene prodotto il Santhé, nato l’anno scorso e già eletto prodotto dell’anno 2013. Di questo prodotto vi avevo già parlato qui, viene prodotto in ambiente totalmente sterilizzato, il thé è pastorizzato e i bicchierini sono sterilizzati, e vengono usate vere foglie di thé in infusione.

Un altro vanto dell’azienda è sicuramente la BioBottle, una bottiglia prodotta con materiale Ingeo, una materia ricavata dal mais e prodotta esclusivamente in america. Era un sogno del titolare che sta tenendo duro, nonostante le difficoltà incontrate nella distribuzione del prodotto in Italia, perché ci crede e crede nell’ambiente, la particolarità di questa bottiglia è che è totalmente biodegradabile, e si può trasformare in compost, può anche essere buttata nella raccolta differenziata dell’umido.

I serbatoi dove viene conservata l’acqua prima dell’imbottigliamento.

Altra cosa per me molto interessante, la spiegazione del perché Sant’Anna viene consigliata anche dai pediatri per l’alimentazione dei neonati in caso di allattamento artificiale, sottolinenando anche loro l’importanza dell’allattamento al seno, ci hanno spiegato che la particolarità dell’acqua Sant’Anna è quella, oltre ad avere un bassissimo contenuto di sodio, pari allo 0,0002%, di avere la giusta acidità per mantenere il corretto funzionamento digestivo dello stomaco dei neonati, in pratica i neonati hanno un ph alto per permettere al loro stomaco di digerire il latte, se questo ph viene alterato insorgono problemi di digestione.


Insomma due giorni veramente istruttivi, che ci hanno anche dato la possibilità di visitare luoghi incantevoli, infatti dopo la visita allo stabilimento siamo stati portati a Bagni di Vinadio e abbiamo soggiornato alla Tana delle Marmotte, un piccolo rifugio accogliente e pulito, si mangiava davvero bene e alla mattina ci siamo svegliati con il suono delle mucche in giardino.

La tana delle marmotte a Bagni di Vinadio

La vista dalla nostra camera

Mucche in libertà

Poi è iniziata la nostra gita alle cascate Migliorero, siamo stati portati per un pezzo col pickup, io un po’ di più, visto che sono al quinto mese di gravidanza, mi hanno fatto faticare poco, anche se ho tenuto duro e dato che amo camminare un pezzettino me lo sono comunque fatta a piedi..una bella fatica, ma ne è valsa la pena visto il magnifico paesaggio incontaminato.

Pronti per la partenza.
Le cascate Migliorero

La strada per il rifugio

Quasi arrivati alla meta

Qui sotto è dove abbiamo pranzato

 Il rifugio Migliorero a quota 1950 metri.

Ringrazio tutti i miei compagni di viaggio Sant’Anna e Viralbeat che ci hanno permesso di fare questa fantastica esperienza.

10 Comments on “L’esperienza del Sant’Anna Bloggers day”

  1. * Grazie per questi bellissimi scatti che mi hanno “rinfrescata”… in questo momento a Torino si è scatenato un temporale che ha aumentato ulteriormente l’afa.
    * Da sempre uso con soddisfazione i prodotti di quest’azienda (di cui porto anche il nome)
    Tante serene e gioiose giornate
    nonnAnna

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