Avete mai sentito parlare della Giubiana? È una festa tradizionale Brianzola ed è sempre l’ultimo giovedì di Gennaio. Si dice che scacci le paure e infatti spesso viene festeggiata dagli asili per aiutare i piccoli a combattere i loro mostri.
È una tradizione molto antica, di origine pagana, nata dai contadini per celebrare il passaggio dei ritmi delle stagioni.
A fine gennaio si brucia simbolicamente il vecchio anno per propiziare i raccolti del nuovo anno.
Una tradizione pagana
Il nome Giubiana viene dal dio romano Giove, un nome che si riferisce a rituali antichi derivanti da prima del cristianesimo.
Dal passato ci arrivano numerose leggende sulla tradizione del bruciare questa strega, anche se io sono sempre contro alla caccia alle streghe, questo rito simbolico mi piace molto, è solo un atto simbolico, e ai bambini si insegna a bruciare le paure nel fuoco. Infatti ogni anno all’asilo insieme ai bambini della prima della scuola primaria del nostro paese fanno fare dei disegni con le loro paure e poi le bruceranno insieme al fantoccio. Oggi infatti Paolo si è svegliato felice per questa giornata.

La tradizione del Risotto alla Lüganega
La Giubiana è una strega, spesso magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse. Vive nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non mette mai piede a terra, ma si sposta di albero in albero. Così osserva tutti quelli che entrano nel bosco e li fa spaventare, soprattutto i bambini. E l’ultimo giovedì di gennaio va alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Ma una mamma, che voleva molto bene al suo bambino, le tese una trappola. Preparò una gran pentola piena di risotto giallo (zafferano) con la luganega (salsiccia), e lo mise sulla finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l’acquolina in bocca. La Giubiana sentì il buon odore e corse con la sua scopa, verso la pentola e cominciò a mangiare il risotto. Il risotto era tanto ma era così buono, che la Giubiana non si accorse che stava per arrivare il sole. Il sole uccide le streghe, così il bambino fu salvo.
(Brano tratto dalla tradizione della Giubiana da Wikipedia)
Per tradizione oggi appunto si mangia il risotto alla salsiccia, Lüganega da noi, e in molti paesi si festeggia la sera con il falò e un bel bicchiere di Vin Brüle.
6 Comments on “La Giubiana per scacciare le paure dei bambini”
Ho parenti in Brianza e ho sentito spesso raccontare della Giubiana. Che bello che anche all’asilo parlino di questa tradizione! Mio figlio frequenta una scuola infanzia privata, religiosa, e lì non si parla mai di tradizioni, sigh! Vietato anche parlare di Babbo Natale. In Romagna, (dove vivo io), abbiamo una tradizione simile. La fogheraccia di San Giuseppe. Il 18 Marzo diamo fuoco a grossi mucchi di legna, vecchi mobili, cantiamo, balliamo, mangiamo! E’ una tradizione dalle origini contadine, si salutava l’inverno, si bruciavano le potature degli alberi… Quando ero piccina ogni quartiere aveva la propria fogheraccia, anche piccina. I ragazzi iniziavano a raccogliere legna, rami, cassette della frutta, vecchi mobili e qualsiasi altra cosa potesse bruciare usando carretti, biciclette… Ora le fogheracce si fanno solo in grandi spiazzi autorizzati dal Comune e sulla spiaggia. (sul mio blog trovi foto di quella del 2010 e del 2011)
Bella anche la vostra tradizione romagnola. Si credo che il fatto che l’asilo di Ste sia comunale, avvantaggi molto il fatto di tenere queste splendide tradizioni. Pensa che è lo stesso asilo dove andavo io..lui con questa cosa della Giubiana è presissimo come anche con tutte le altre tradizioni.
Giovedi faremo anche le frittelle perché mia mamma mi ha ricordato che si usa fare le frittelle per la Giubiana.
Ho letto che hai parenti in Brianza. Beh la prossima volta che vieni a trovare qualche tuo parente potremmo incontrarci se non sono troppo lontani.
Ciao Elena
Settimana scorsa ho presentato i moduli per l’iscrizione all’ultimo anno di scuola materna comunale ma non penso che accetteranno il mio Topo. Troppe iscrizioni e pochi posti, vedremo! Al momento non ho idea di quanto io e Topastro torneremo in Brianza, però se facciamo un giro da quelle parti te lo farò sapere! (i miei parenti abitano a Seregno e Mariano Comense)
Beh allora sono molto vicina ai tuoi parenti. Io sono a Renate. 10 minuti in macchina da seregno. In bocca al lupo per l’asilo.
P.s. non riesco a fare funzionare il rispondi di blogger..
Conosco molti paesini di quella zona ma Renate no 🙂 Grazie per il tuo in bocca al lupo!
Cavoli! Pensa che io abito n Brianza da qualche anno ormai, e di questa tradizione ne sapevo poco o niente…
Grazie, allora, per le spiegazioni! 😉