Proprio l’estate scorsa fatto il passo del Bernina in macchina con il sole e i prati verdi, abbiamo affiancato il trenino con la macchina e già li sono rimasta affascinata da questi luoghi incontaminati.

Il trenino del Bernina, un viaggio tanto sognato e desiderato, sono stata spesso a Bormio e in Valtellina e ogni volta, passando da Tirano e attraversando i suoi binari, il mio desiderio aumentava.
Finalmente dopo varie peripezie e malanni vari, siamo riusciti a salire sull’agognato trenino rosso.

La storia
La linea Retica fu costruita tra il 1906 e il 1920, inizialmente non solo a scopo turistico, ma anche per trasportare i passeggeri che si muovevano per lavoro, e anche merci. La linea parte da Tirano in provincia di Sondrio a soli 429 m. s.l.m. e raggiunge il punto più alto sul ghiacciaio del Bernina, a 2253 m.sl.m. collega l’Engadina alla Valposchiavo, ed è l’unica ferrovia svizzera ad attraversare le alpi, e arriva fino a St. Moritz.

La tratta da Tirano a St. Moritz è lunga in tutto 60 km. Tra l’ospizio del Bernina e Tirano supera un dislivello di ben 1824 m.s.l.m in una distanza di soli 22 km, e infatti ve ne accorgere te dalle orecchie toppate.

Inizialmente era aperta solo nel periodo estivo, ma nell’inverno 1913 – 1914 gli albergatori chiesero di tenerla aperta tutto l’anno, e infatti furono montate sui treni delle turbine spazzaneve in uso ancora oggi.
La linea è stata una delle prime linee ferroviarie elettriche, nel 1899 ci fu la prima domanda per la concessione dell’energia da parte di una ditta inglese, la General Water Power Limited, e le centrali Idroelettriche utilizzavano le acque del Lago Bianco per avere la necessaria potenza per il trasporto del treno.

La prima centrale produttiva è quella di Brusio, a seguire le altre in val Poschiavo.
La linea fu ufficialmente inaugurata il 5 luglio 1910, un ferrovia che ha oltre 100 anni e suscita meraviglia ancora come la prima volta che fu costruita.
Il motivo di orgoglio per gli abitanti lungo questa caratteristica linea è che dal 2008 è stata inserita nel Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, come uno degli esempi più belli di gestione del paesaggio di montagna.
Se percorrendo la linea vi stupirete delle scritte giapponesi che troverete ad Alp Grüm , Tirano e St. Moritz, è solo perché è gemellata con la stazione nipponica Ferrovia Hakone Tozan, costruita prendendo ad esempio proprio il Trenino del Bernina.
Un viaggio attraverso la storia e la meraviglia
Non potrete fare a meno di tenere gli incollati al finestrino, e anche i bambini rimarranno incantati da questo viaggio.

A ogni stazione mi chiedevano la storia della località e anche Paolo è stato rapito dai paesaggi da fiaba, e con un semplice binocolo abbiamo giocato alla caccia alla volpe e all’orso, Paolo dice di avere avvistato qualcosa, io mi fido.
Indicazioni tecniche per la gita in giornata
Partenza da Tirano, noi siamo a circa due ore e mezza di macchina da Tirano, per prendere il primo treno delle 7.41 siamo partiti molto presto, ma solitamente noi siamo così, in ogni viaggio preferiamo partire presto per non trovare coda e traffico. E infatti sul treno abbiamo comodamente trovato posto senza difficoltà. La macchina potete parcheggiarla sul retro della stazione, parcheggio comodo e gratuito e si raggiunge il treno attraverso il sottopassaggio.

Il viaggio da Tirano a St Moritz dura circa 2.30 h. Non ci sarà bisogno di intrattenere i bambini con diversivi, a noi è bastata una macchinina e il renderli partecipi dell’avventura.
Paolo si è anche divertito a fare qualche video e con il piccolo binocolo preso da Decathlon il giorno prima, abbiamo anche cercato di avvistare qualche volpe o folletto dei boschi. Io ne ho visto qualcuno, fatemi sapere se anche voi li troverete.


Il treno come ho detto parte da Tirano, la tratta principale è quella che abbiamo fatto noi fino a St. Moritz, ma volendo potete proseguire fino a Coira.
Il viadotto di Brusio
La prima celebre attrazione è quella del viadotto circolare di Brusio, costruito apposta per far superare senza problemi al treno il dislivello, continuando si sale passando da Le Prese, si passa Poschiavo, nella Val Poschiavo, si arriva a Cavaglia, dove nel periodo estivo si può scendere a visitare le Marmitte dei Giganti.

(Se volete saperne di più sul treno in versione estiva e sulle Marmitte vi lascio il link di Incinqueconlavaligia che ha fatto questa tratta in estate. )

Una delle prime tratte dove finalmente troviamo la neve è Alp Grüm, qui se decidete di fare il percorso in più giorni, potete anche decidere di scendere e pernottare al Rifugio Alp Grüm, dove ci sono camere e un ristorante anche solo per fermarvi per pranzo.

Dopo questa sosta si riparte per l’Ospizio Bernina, il punto più alto a 2225 m.s.l.m, qui avvertirete proprio un senso di pace e libertà, con una distesa innevata da togliere il fiato, una gioia per gli occhi e un’incanto per l’anima per chi come me è appassionato di montagna.

DA qui si comincia a scendere verso il Lago Bianco, completamente ghiacciato dove c’è anche chi fa Kite surf sul ghiaccio.




E si sfiora anche il Ghiacciaio del Massiccio del Bernina, si arriva poi a Diavolezza e Lagalb e qui si può scendere e arrivare fino a 3000 metri e c’è anche un’impianto sciistico, così come a Morteratsch, la successiva stazione.
Si prosegue poi per Pontresina e St. Moritz, le nostre due tappe.
St Moritz
La tappa finale del nostro viaggio è stata proprio questa località mondana, dove però abbiamo fatto solo un giro veloce per ammirare i negozi di lusso e il lago ghiacciato, aspettavo che Elsa arrivasse da un momento all’altro. Però abbiamo incontrato un dolce Olaf.

Il sottopasso che porta sia al lago che in città è attraversato da un bellissimo Mosaico del trenino e da capolavori di grafica antica.

Dopo questa breve pausa, abbiamo preso il treno del ritorno.


Per calcolare i tempi di permanenza ricordatevi che ne passa uno ogni ora.
Altra indicazione, controllate se il vostro biglietto è di prima o seconda classe e guardate dove salite. Se poi volete prendere il treno panoramico c’è un piccolo supplemento da pagare. Noi però ci siamo trovati bene anche su quello normale, che ha comunque ampie vetrate, e forse anche meglio perché potete aprire i finestrini per fare video e foto.
Pontresina

La nostra meta era proprio Pontresina, qui si può scendere e se siete sciatori di alpinismo potete anche decidere di raggiungere le vette della Val Röseg. Se siete in famiglia potete fare come noi e godervi una bellissima passeggiata che costeggia il fiume e arrivare fino al centro della valle a piedi.


Il silenzio e la pace della valle vi riconciglieranno con il mondo.

Noi poi ci siamo portati il necessario per un picnic, ci siamo fermati su una panchina e abbiamo fatto la pausa pranzo li divertendoci sulla neve.
Ovviamente ricordatevi di non lasciare in giro spazzatura e usate il più possibile materiale riciclabile.

Se volete vivere una giornata all’insegna del romanticismo potete anche noleggiare una carrozza con i cavalli.

Informazioni tecniche e promozione
Dopo avervi raccontato la gita passiamo alle informazioni pratiche.

I biglietti per questa promozione si possono acquistare SOLO online, perché sono su prenotazione in giornate specifiche e a posti limitati.
Mentre tutti gli altri biglietti giornalieri potete acquistarli direttamente in loco alla biglietteria.
Sul sito trovate anche tutti gli altri costi, con il biglietto giornaliero potete scendere e salire dal treno ogni volta che vorrete.
I bambini fino a 6 anni viaggiano gratis, mentre per i ragazzi da 6 a 16 anni è prevista una riduzione del 50%.
Il prezzo del pass è di 64.00 CHF andata e ritorno a persona da Tirano a St. Moritz.
Altre indicazioni tecniche, se partite nel periodo invernale anche se andate a passeggiare e avete intenzione di fermarvi sulla neve partite attrezzati con tuta da sci e scarponi.

Il viaggio sul Trenino del Bernina in video
Qui vi lascio il nostro video racconto.