Guest Post: I Viaggi dei Rospi

Elegrafica3 Comments

Oggi ho il piacere di ospitare sul mio blog un’amica blogger, una ragazza che viaggia, con il suo Rospo e  con il suo Rospetto.

In giro per il mondo sul suo blog racconta i suoi viaggi, ma da anche suggerimenti sui posti da visitare, come fare per viaggiare comodamente con i bambini, soprattutto per non farsi scoraggiare da un buon trekking in montagna anche bimbo muniti. Un ottimo blog per spunti e suggerimenti per non rimanere fermi a guardare il mondo che gira, ma girare con lui. 

Ma lascio la parola a lei che si racconta qui sul mio blog.

Ah dimenticavo…si portano anche il pelosetto di famiglia in giro per il mondo.


Alessandra, una single giramondo, che dopo aver incontrato un Rospo, si è trasformata in Mamma Lali, ma sempre scarponcini da trekking, passaporto e trolley a portata di mano.
Siamo una Famiglia on the road, avventurosa e sportiva. Le nostre passioni sono l’anima dei nostri viaggi. In moto, in macchina, in camper. Prima ci bastava prendere lo zaino e partire, ora prepariamo il trolley con un pò più d’organizzazione. Nel Blog www.iviaggideirospi.com trovate le avventure della nostra famiglia nel mondo.
“Ti sei appena laureata, cosa vai a fare in un’agenzia viaggi. Puoi aspirare a molto di più!”
Luglio 2002. Si chiude il percorso universitario. Un brillante risultato. I tempi previsti dal piano di studi. È l’ora di spiccare il volo.
Alessandra con Rospo e Rospetto

Per la generazione dei “colletti bianchi”, cresciuti con l’idea del posto fisso, il percorso professionale di un giovane laureato è in azienda. Gavetta innanzitutto, ma propedeutica a diventare, un giorno neanche troppo lontano, Manager. Perché in questo mondo, se sei Manager, meriti stima e considerazione.
E i giovani? Troppo spesso cresciuti nella bambagia, abituati a chiedere ed immediatamente avere, perdono il valore delle cose, non sono più disposti ai sacrifici, non hanno passioni.
Sentire i ragazzi di vent’anni ambire a un lavoro pagato non meno di 1.500€, “perché bisogna far soldi”, è una doccia fredda. La realistica espressione di un mondo che va al contrario.
Dove sono finiti i sogni? Quelli di un lavoro fatto con amore, sudore, sacrificio. E in tutto questo, mi chiedo, quanto posto fisso fa rima con passione? Quanto conta il ruolo dei genitori nelle scelte di un figlio?
Ognuno di noi fa i conti con le proprie spese. E senza falsa ipocrisia, il 27 di ogni mese, l’accredito di uno stipendio fisso, da sollievo. Spesso è l’unica, importantissima e fondamentale ragione, per mettersi davanti una carota e produrre.
Cresciuta con l’aspirazione di girare il mondo, lavorando dapprima nel WTO (World Tourism Organization) e poi avviando una mia attività nel settore Travel, quella frase, detta da chi dovrebbe essere la tua primaria guida, è stata una stilettata al cuore. 
Ma lo dico da genitore, cercando di comprendere, le parole dei miei. 
Ci si augura il massimo per il proprio figlio.
Ma si è capaci di indirizzarlo verso le attività verso le quali sembra essere più dotato? Conosciamo cosa piace davvero ai nostri figli? Gli abbiamo fornito gli strumenti necessari per fare delle scelte?E per darci queste risposte, è indispensabile pagare migliaia di euro per istruzione privata o basta passare del tempo con loro, osservarli, presentargli, fin da piccoli, un panorama di attività che possa innescare la scintilla della passione?
E quando un figlio ha identificato il mondo che sente suo, quanto conta tifare per lui? Incitarlo, essere il suo primo coach, spronarlo ad andare sempre avanti? Un allenatore che conosce i suoi atleti e deve tirare fuori il meglio da loro in ogni momento. A leggere una caduta e rispondere alla sconfitta, sempre, rialzandosi.
A quella frase, io ho mollato. E ho trovato un lavoro fisso, lontano dalla mia passione, perché uno stipendio serviva.
Nessun rancore. Nessuna colpa. Non è stato un errore. Solo una deviazione e una promessa da mantenere. Deviazione, perché in questi 10 anni ho imparato comunque molto. Qualcosa che è servito e servirà, quando il sogno sarà la mia quotidianità. Non esiste nulla di più reale di un sogno vissuto da svegli, specie quando hai l’impressione di vivere una realtà dormiente.
Promessa da mantenere verso la persona che ho messo al mondo, perché l’impegno per guidarlo nel suo cammino, è la sfida più esaltante che abbia mai affrontato.
Viaggiare, da quando c’è un posto occupato nei sedili posteriori, ha il sapore della scoperta. Immaginate con quanta meraviglia e passione un bimbo in viaggio nella Valle dei Re a Luxor o alla piana di Giza, possa studiare sui libri di testo gli antichi egizi. O più semplicemente bimbi che pensano che il latte venga prodotto al supermercato, come si sentano impegnati e incuriositi in vacanza in al Maso in Alto Adige, partecipando alla mungitura e alla vita agricola. D’estate, ma soprattutto d’inverno, quando il silenzio del bianco lascia ampio spazio alle risate sulle piste di slittino, alle battaglie di palle di neve o quando si disegna l’angelo del Natale agitando ritmicamente braccia e gambe. Il Natale per noi è semplicemente montagna, ma non è questo il posto giusto in cui svegliarsi ora…


3 Comments on “Guest Post: I Viaggi dei Rospi”

  1. Ciao
    Mi chiamo Alice e gestisco una directory Web e un blog. Mi è piaciuto tantissimo il tuo blog! Ho trovato dei post molto interessanti, complimenti! Bel lavoro, per questo mi piacerebbe includere il tuo blog nei miei siti (http://scaricasubitogratis.blogspot.com, e winportal) in modo che i miei utenti possano raggiungere facilmente il tuo sito e così aumentare anche il numero di visite. Per me à sufficiente un collegamento a uno dei miei blog.
    Se sei interessato fammi sapere via e-mail per spedirti il nome del sito e l’URL.
    PD: il mio e-mail è: alice23molteni@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.