[x_custom_headline type=”left” level=”h1″ looks_like=”h3″]Gita a Venezia per il compleanno[/x_custom_headline]
Mio marito quest’anno per il compleanno ha deciso di regalarmi un weekend, o meglio diciamo che abbiamo deciso che per le ricorrenze importanti quando possiamo cerchiamo di non farci regali materiali, ma di mettere da parte i soldi per poter viaggiare un po’ con i figli, compatibilmente con le nostre entrate.
Il sogno per i miei 40 anni era quello di andare a Stoccolma, ma per ora non ci era possibile, così l’ho accantonato un attimo, non è certo archiviato, ma abbiamo optato per una meta più vicina.
A Venezia in realtà eravamo già stati, ma eravamo fidanzati e senza figli, era estate e faceva talmente caldo che non ce la siamo goduta molto. Così ecco l’occasione per visitarla di nuovo.
Abbiamo organizzato il weekend in un giorno non di ponti, perché altrimenti oltre a costare di più sarebbe stata anche troppo affollata. Il mio consiglio quindi è, se potete cercate di andarci in un semplice weekend, e non durante le festitività, perché è già comunque parecchio affollata normalmente, rischiereste di vederla solo di striscio e non con la dovuta calma.
[x_custom_headline type=”left” level=”h2″ looks_like=”h3″]Da dove partire[/x_custom_headline]
Il nostro itinerario di viaggio è partito da Quarto D’Altino, un piccolo comune molto caratteristico, a 20 minuti di treno da Venezia, un luogo strategico per soggiornare una notte in 4 senza spendere una follia. Il B&B molto curato e pulito, gestito da una simpatica signora che ci ha accolti con calore e simpatia, si trova sopra una trattoria, ed è molto pulito, con camere grandi e ospitali. Con colazione inclusa abbiamo speso in tutto 70 euro per una notte con colazione.
Il sabato ci siamo concessi una giornata di mare, ci ha accolti una Bibione ancora un po’ addormentata, ma che si stava pian piano risvegliando per la primavera, molti negozi erano ancora chiusi, ma passeggiare per le vie senza fretta e con poca gente è stato davvero rilassante. Abbiamo anche scoperto un piccolo negozio in centro tutto dedicato alla magia e in particolar modo a Harry Potter e Animali fantastici, peccato fosse ancora chiuso.
Le spiagge di Bibione sono immense e senza ombrelloni sono enormi dune sabbiose molto affascinanti, i bambini si sono divertiti a giocare e noi ne abbiamo approfittato per rilassarci un po’. Paolo come preferisce la montagna alla sabbia ma devo dire che si è lasciato andare anche lui.
A mezzogiorno abbiamo pranzato in una pizzeria della zona che vi consiglio vivamente, la pizzeria Paron, ottima pizza e personale simpatico e gentile.
[x_custom_headline type=”left” level=”h2″ looks_like=”h3″]Caorle[/x_custom_headline]
Il pomeriggio ci siamo spostati verso Caorle, avevamo la curiosità di vedere questa località di mare, chiamata la piccola Venezia, una piccola cittadina le cui origini risalgono addirittura al I secolo a.C, con un suo duomo e sede di un’importante all’epoca delle invasioni barbariche e divenne addirittura sede Vescovile.
Le sue vie sono circondate da case colorate e caratteristiche e la spiaggia è sormontata dalla chiesa che ne fa il suo tratto inconfondibile.
Dopo un giro tra le vie di Caorle e un gelato siamo ripartiti per Quarto D’Altino, la scoperta interessante è avvenuta a cena, dove per caso ci siamo ritrovati a cenare in un ristorante gestito da una cooperativa sociale, tranquillo, informale ma anche elegante allo stesso tempo e soprattutto si mangia benissimo e con porzioni anche abbondanti come piace a noi, si chiama LE VIE, è di fianco a un complesso con Chiesa, poste e museo. Ci siamo rifocillati con un’ottima pasta allo scoglio con vino e dolce della casa, circondati da un’atmosfera famigliare e molto cordiale, il tutto a un prezzo molto abbordabile, in 4 abbiamo speso 50 euro.
Fuori dal locale ci sono dei reperti storici e li abbiamo letto un po’ di storia di questo paese, scoprendo che Altino, è uno snodo importantissimo per la futura Venezia, qui infatti sono sorte le prime abitazioni su una rete di canali con ponti e traghetti, molto simili a Venezia, si pensa infatti che l’origine della serenissima nasca proprio da questo piccolo centro, con opere idrauliche paragonate a quelle di Ravenna e Aquileia.
[x_custom_headline type=”left” level=”h3″ looks_like=”h3″]Venezia[/x_custom_headline]
Il giorno dopo consigliati dalla signora del B&B siamo partiti per Venezia, lasciando la macchina al parcheggio gratuito della stazione e con soli 16 euro del biglietto del treno, in 20 minuti siamo arrivati alla stazione di Venezia Santa Lucia.
Come nostra abitudine, alle 8 eravamo già in città, siamo soliti alzarci presto per goderci la giornata con calma e senza fretta. Abbiamo seguito il classico giro turistico, anche se avrei voluto girare zone meno battute, ma avendo Paolo con il passeggino e non è ancora molto collaborativo a camminare per lunghi tratti, quindi abbiamo preferito battere zone conosciute. Si Venezia si può girare anche con il passeggino, anche se io ve la consiglio con bambini che già si arrangiano da soli a salire e scendere, e con un passeggino light, comodo da portare su e giù per le scale senza doverlo aprire e chiudere ogni volta.
Se invece volete andare con bambini molto piccoli, munitevi di fascia o zainetto, altrimenti maledirete la città al primo ponte.
Camminando per le calli, i bambini sono rimasti affascinati dalla vista delle gondole e dei canali e ogni angolo era una scoperta, Stefano si è studiato tutta la mappa della città e cercava con curiosità la strada per arrivare al famoso campanile dei due mori. Io mi sono studiata più che una guida, il post di Mammagiramondo su Venezia, con la sua bella passione per i libri ci ha affascinato con i racconti della torre dei Mori, e ovviamente non vedeva l’ora di vederla dal vivo. E anche lui armato di macchina fotografica ha fatto un bellissimo reportage, vedere la città dal suo punto di vista mi ha lasciata senza parole.
“Ma lo sapete che la torre è stata abitata dall’orologiaio e dalla sua famiglia fino al 1998?
Doveva controllare il buon funzionamento della macchina, convivendo con il suo tremendo chiasso. La stanza dei pesi era il salotto della casa, poi salendo si trovavano gli ambienti che ospitavano la cucina e il bagno, sempre con vista sulla macchina dell’orologio.
“E chi sono quei due omini lassù Mamma”?
Quelli sono i due mori, uno vecchio con la barba, l’altro giovane. Pensate che la campana suona ben 2 volte, una cinque minuti prima dell’ora esatta, ed è il moro vecchio che rappresenta il tempo che è passato, mentre il moro giovane cinque minuti dopo l’ora esatta per rappresentare il tempo che verrà.” Cit Mammagiramondo
Come dice lei arrivare a Venezia è affascinante già per i nomi delle vie, anzi delle Calli, ognuna con le sue peculiarità e che raccontano storie e leggende, o semplicemente raccontano il mestiere degli abitanti, come Calle delle erbe.
Ci siamo persi davanti alle vetrine dei negozi artigianali, con le classiche maschere del carnevale Veneziano, attraversato ponti con Gondole maestosamente intagliate con i gondolieri che ci salutavano e richiamavano la nostra attenzione.
Camminando su e giù per i ponti, ci siamo anche imbattuti nella processione delle Palme, si era la Domenica delle Palme e abbiamo seguito questa processione con vero interesse, visto che ci stavamo anche preparando alla comunione di Stefano.
Tra calli, processioni e vetrine artigianali siamo arrivati finalmente in Piazza San Marco. Avremmo voluto tanto entrare nella Basilica di San Marco, ma qui c’è stata l’unica nota dolente, era quasi mezzogiorno, perché Paolo si è impuntato a un certo punto che aveva fame, ma non voleva mangiare gli snack che gli avevo portato, voleva solo del pane, ma nel tratto in cui si è messo a fare i capricci non c’era nemmeno un bar o un negozio per prendergli qualcosa, così siamo arrivati tardi in piazza e nel momento di maggior afflusso, così abbiamo rinunciato. Abbiamo però visto finalmente i due mori e ci siamo goduti lo scorcio spettacolare della piazza.
Dopo un breve giro, siamo tornati indietro e ci siamo fermati a prendere finalmente dei panini. Venezia è una città molto cara, ma se ci si accontenta di mangiare dei panini in giro (attenzione non è consentito ovunque sedersi e mangiare, cercate una piazzetta con delle panchine e sedetevi li a mangiare, e mi raccomando non lasciate cartacce in giro se non trovate cestini), e poi ci siamo fermati in un piccolo bar a berci un caffè e un succo.
Non abbiamo fatto un giro in gondola, perché per noi era troppo costoso, ma come suggerito sempre dal post di Mammagiramondo, abbiamo cercato la “gondola democratica” e per due euro a testa abbiamo attraversato il canale e fatto provare l’ebrezza ai due bambini di salire sulla Gondola, ovviamente se chiedete a Paolo se gli è piaciuta Venezia, lui vi racconterà di questa cose e basta.
Siamo approdati in al mercato del pesce, anche se al momento non era ancora allestito.
Da li abbiamo proseguito nel nostro cammino verso la stazione soffermandoci sui particolari di questa magica città lagunare.
Non siamo entrati in musei e non avevamo un giro prestabilito da seguire, perché con Paolo non avrebbe avuto senso, pur essendo lui un bambino abbastanza tranquillo quando è in giro con noi, non ce la siamo sentiti di stancarlo ulteriormente, e con un po’ di attenzione siamo riusciti a farlo divertire senza perdercelo in qualche canale.
Stefano ha detto che vuole tornare, e anche io, devo ancora vedere Murano e Burano e sicuramente sarà ancora meta dei nostri viaggi
[x_custom_headline type=”left” level=”h3″ looks_like=”h3″]Informazioni tecniche Dove Dormire [/x_custom_headline] Laguna B&B
Prezzi da 35 a 90 euro a notte a seconda della camera. Noi avevamo una doppia, con un letto solo extra e Paolo ha dormito con noi nel lettone, quindi abbiamo speso 70 euro per una notte con prima colazione, ma i letti sono King Size e siamo stati comodissimi. Camere accoglienti e pulite, colazione inclusa nella cucina del B&B preparata dalla titolare.
Consigli su cosa fare e cosa vedere nella zona con cartina di Venezia.
Stazione vicina e comoda per raggiungere Venezia in treno.
Costo del biglietto da Quarto D’Altino a Venezia 3,35 a persona sola andata.
Abbiamo fatto un calcolo per due giorni e una notte, compreso di autostrada e pranzi e cene abbiamo speso in totale sui 300 euro, in totale in 4. Considerando anche qualche extra per i gelati e le merende.