Cyberbulli al tappeto: un manuale utile

Elena ValliHOME, LIBRI1 Comment

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Come difendersi dai Cyberbulli

 

Oggi vi voglio parlare di un libro molto interessante edito da Editoriale Scienza. Cyberbulli al tappeto, piccolo manuale per l’uso dei social.

Spesso anche noi adulti ci troviamo a navigare in rete, senza conoscerne l’uso corretto, con risultati spesso disastrosi, e alla fine per non conoscenza si sentono genitori che abbandonano la rete, ritenuta il diavolo in persona, salvo poi vedere i figli degli stessi iscritti ai social o con tablet e cellulari in mano, senza che ne conoscano tutte le potenzialità.

Questo manuale utile per i ragazzi, interessante anche per i genitori che non bazzicano spesso la rete, insegna a usare bene Facebook, le email, la ricerca on line.

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“La rete ha un sacco di risposte, la rete è divertente, la rete è interessante. La rete è un posto fantastico” Nessuno attraversa la strada senza guardare. E nessuno si lancia da un aerero senza sapere come si usa il paracadute. Anche in rete ci sono delle regole per navigare sicuri e in questo libro lo scopriremo” cit. Cyberbulli al tappeto

Inizia così Cyberbulli al tappeto. E nelle prime pagine viene spiegato con un linguaggio semplice e adatto anche ai più piccoli, il significato di Internet, del WWW, delle email, dei social network. Viene spiegato il significato e l’utilizzo di Facebook, Twitter, Instagram, Ask.fm, Whatsapp, Skype e i più nuovi Snapchat, Chatroulette, e Omegle (questi ultimi due fortemente sconsigliati, secondo me anche per noi adulti).

I social Network sono vietati ai minori di 13 anni 

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Questa cosa stampatevela bene in testa, perché troppo spesso vedo ragazzini anche più piccoli iscritti. Non negate l’uso della rete ai ragazzi, ma controllateli, questo è il primo passo.
Io lascio libertà a Stefano che ha 8 anni di usare la rete, non gli ho messo blocchi particolari, semplicemente quando lo fa sto con lui, sono sempre al suo fianco, e controllo cosa sta facendo. Recentemente ha scritto una storia per Pasqua, e mi ha chiesto di poter usare il tablet per navigare alla ricerca di informazioni sulla Finlandia, gliel’ho lasciato fare, ma sempre in mia presenza, in modo che se inavvertitamente fosse capitato su qualche sito sbagliato, io ero li e poteva chiedermi spiegazioni.

Su questo tablet gli ho anche installato alcuni giochi, come Minecraft, che usa da solo, ha la connessione wifi, ma visto che lo usa solo in mia presenza non gli ho limitato l’accesso alla rete, perché so che è responsabile e se gli appaiono link strani, mi chiede sempre cosa sono, e mi chiede sempre il permesso per farlo. Anche perché penso che non possiamo bloccare qualsiasi cosa, poi quando comincerà a farlo da solo vedremo l’evolversi della situazione, sicuramente vigilerò sempre su quello che fa.

Nel libro appunto viene anche spiegato che Internet è fatto anche di giochi, ed esistono anche giochi di ruolo on line, dove ci si scambiano tecniche e informazioni, ma a questo ancora lui non ha accesso, anche perché per ora preferisce ancora leggere più che giocare on line, e nel libro viene spiegato come fare attenzione anche in questo caso.

Proseguendo nella lettura, si trovano anche consigli più dettagliati, sul perché usare la rete, sulle grandi opportunità che ci da il web. Si possono conoscere realtà a noi lontane, sentire amici conosciuti in vacanza, quante volte da piccola abbiamo perso contatti con amici conosciuti al mare perché troppo distanti? Io per esempio ho passato buona parte delle mie estati da bambina in montagna, e avevo più amici li che qui. Di molti ormai ho perso le tracce, perché anche se per un po’ ci siamo scritti lettere poi alla fine ci si è persi di vista. Mentre ora con facebook o whatsapp è possibile mantenere i contatti.

Si possono anche realizzare i propri sogni con la rete, come dice il libro “hai sempre sognato di diventare giornalista, o fare la fotografa?” con i social network puoi trovare i contatti giusti per farti conoscere. Io stessa senza il web avrei già chiuso battente. Mentre ora lavoro comodamente anche con gente di Trento, senza muovermi da casa.

In rete esiste anche una Netiquette

Bisogna presentarsi, non bisogna urlare, sapevate che scrivere maiuscolo equivale ad urlare? , se siete in un gruppo di calcio e volete parlare di tennis, pensateci due volte, o cambiate gruppo oppure specificate che chiedete un consiglio OFF TOPIC (fuori argomento).
Un’altra regola fondamentale, evitate le abbreviazioni, non usate la K al posto del che nemmeno se siete ragazzini. L’italiano è una bella lingua, impariamo ad usarla bene.

Se volete condividere una foto, fatelo rispettando il diritto d’autore, ovvero citando sempre la fonte, non spacciate foto di altri per vostre, ricordatevi una regola fondamentale, le foto del web non sono libere da diritti, come nel mondo reale potete usare le foto altrui solo se citate il link dove l’avete presa, altrimenti fatene una voi, farete una figura  migliore.

Insomma le regole sono tante, ma se conosciute e spiegate bene fin dalla prima iscrizione ai social, la rete non farà più paura, basta saperla usare.

E per difendersi dai Cyberbulli?

Il bullo è un prepotente,

“le prepotenze del bullo si ripetono nel tempo” “Il bullo è contento di essere un bullo” La cosa giusta da fare è parlarne con qualcuno: un genitore, un insegnante, oppure un amico (di quelli veri) cit. Cyberbulli al tappeto

Questo l’incipit del capitolo dedicato alla difesa contro il Cyberbullismo. Ci sono tanti consigli su come riconoscere i prepotenti della rete. Come nella quotidianità, insegniamo ai ragazzi a non tenersi le cose dentro, a parlarci dei loro problemi senza paura di essere giudicati. I nostri figli devono imparare a fidarsi di noi. 

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Il libro spiega ai nostri ragazzi tutti i tipi di Cyberbullo che si possono incontrare, e spiega come difendersi dagli attacchi. 

Capire che anche uno scherzo inizialmente e apparentemente innocente, si può ben presto trasformare in una cattiveria dalla quale difendersi.

E dall’altra parte spiega anche come non diventare dei carnefici, come non passare dalla parte opposta, e a non diventare complici dei Cyberbulli, non difendere le persone che vengono attaccate, equivale a essere noi stessi bulli.

Insomma un libro ben fatto, utile a tutti noi genitori, perché ci ricorda o ci fa conoscere un mondo che per molti ancora è sconosciuto, a non averne paura. Il libro ci insegna a usare la rete con correttezza.

La rete è uno strumento molto utile, impariamo ad usarlo e insegniamo a farlo bene ai nostri ragazzi. Ne avrete sicuramente piacevoli sorprese.

Se poi volete per i nostri bambini ci sono anche corsi specifici per imparare a programmare come questi di Mastercoder

Il libro Cyberbulli al tappeto è edito da Editoriale Scienza e lo trovate qui.

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