Brianza da scoprire con Igers Brianza
Ci sono luoghi che abbiamo vicino, ma spesso non sappiamo nemmeno della loro esistenza, o semplicemente sono talmente vicini che spesso non cogliamo l’occasione per andare a visitarli.
Quest’anno mi sono iscritta all’associazione Igers Italia, non sono una fotografa professionista, ma amo la fotografia, e ho finalmente realizzato il sogno di regalarmi una reflex, e Instagram rimane il mio social preferito, ho deciso così di iscrivermi, spinta dalla volontà di imparare e dalle foto di luoghi sempre più belli che vedo nei profili degli Igers, oltre a seguire corsi ben fatti e cercare di crescere senza comprare follower o con scambi di like inutili.

Foto scelta attraverso il contest Igers per rappresentare Igers Italia nel 2017 di @annascrigni
L’iscrizione a Igers Italia è seguita all’iscrizione della sezione locale, e io sono iscritta Igers Brianza, gestito egregiamente da due donne Elisabetta Croce del blog Il Campeggio dei bambini, social media manager e mamma, e Valeria, che sono le local manager della sezione Igers Brianza.
Iscriversi a Igers Italia comporta dei vantaggi molto interessanti, primo fra tutti la possibilità di essere invitati a eventi fotografici alla scoperta del territorio.
La quota di iscrizione è di 20 euro all’anno per la quota premium con invio della tessera e di altri vantaggi come:
- I soci hanno la priorità sugli eventi a numero chiuso, ovvero la possibilità di iscriversi in anteprima agli Instameet, io ho già partecipato a due eventi, all’osservatorio Astronomico di Merate e al Villaggio Operaio di Crespi d’Adda, dei quali vi parlerò in questo post.
- L’assicurazione. Tutti i tesserati sono coperti da assicurazione per ogni Instameet, (se partecipate con la famiglia attenzione, l’assicurazione copre solo gli iscritti e non i familiari)
- IgersItalia Club. Numerosi vantaggi come ingressi scontati a musei e anche sconti su materiale fotografico.
- L’assemblea IgersItalia.
- Il premio fotografico di IgersItalia
- Oltre a tutto questo entrerete a far parte di una comunità di altri appassionati come voi che vi consiglieranno e sapranno aiutarvi e si trova anche gente molto simpatica.
L’osservatorio Astronomico
Il mio primo Instameet da tesserata è stata all’osservatorio astronomico Brera di Merate, che ammetto non sapevo nemmeno esistesse. Quando Elisabetta mi ha invitata non ho esitato un attimo ad andare, mi ha sempre affascinato la storia delle stelle , e ho portato anche Stefano che è rimasto totalmente affascinato, con la sua solita curiosità ha messo a dura prova anche il professore che ci ha accompagnati a durante questa bellissima visita guidata svelandoci i misteri delle stelle.
Siamo stati fortunati perché il cielo era terso e ci ha fatto vedere anche il passaggio dell’ISS la stazione spaziale internazionale, lo sapevate che passa tutti i giorni e potete vederla de ovest o da nord sempre con la stessa orbita? In 90 minuti fa il giro della terra e se andate sul sito ISS potete seguirla in diretta.
La visita è proseguita all’interno dell’osservatorio astronomico, ed è possibile vedere il Telescopio Zeiss, ceduto dalla Germania all’Italia come dono per riparare in minima parte ai “danni di guerra” e ai suoi tempi era il secondo telescopio in Europa.
Abbiamo proseguito la visita al telescopio tuttora in funzione, il telescopio Ruths, negli anni 60 era il primo esempio al mondo di uso di alluminio per la realizzazione del suo principale specchio.
Abbiamo visto la luna da vicino, e siccome era una serata limpida siamo riusciti ad osservare anche Giove.
Lo sapevate che la luna è a 400000 km dalla terra e che la luce impiega un secondo ad arrivare, e infatti quello che noi vediamo non è la stella ma è solo la luce della stella.
Da quella visita Stefano non fa altro che parlare del cielo, e presto vi parleremo insieme di un bellissimo libro regalatogli dalla zia di Margherita Hacks.
Sul sito Heavens Above potete seguire le varie costellazioni e la mappa delle stelle.
Norme per la visita all’osservatorio astronomico anti Covid
Villaggio Operaio crespi d’adda
Norme per la visita anti Covid-19
Il secondo Instameet si è appena svolto ed è stato organizzato all’interno del Villaggio Operaio di Crespi D’Adda.
Il villaggio è stato costruito dalla famiglia Crespi per i suoi operai, l’idea era quella di costruire un Villaggio Ideale del lavoro intorno alla loro fabbrica di cotone, ispirandosi ai villaggi londinesi.
Un villaggio costruito dal nulla, una cittadina con tutti i servizi, dall’asilo all’ospedale, la banca, i bar, tutto all’interno del villaggio, le villette potevano essere abitate solo dagli operai e dai loro parenti, e anche quando la fabbrica ha chiuso, la condizione era che nelle case continuassero ad abitare solo i parenti degli operai.
Il villaggio è tuttora abitato, anche se la fabbrica è dismessa ormai da anni, e anche nel castello non abita più nessuno.
Una volta arrivati bisogna parcheggiare all’ingresso, non si può entrare con le auto, e si possono fare visite guidate del costo di 5 euro. Una guida vi porterà in giro per il paese e vi racconterà tutti i segreti architettonici di questo posto che sembra essersi fermato nel tempo.
Noi abbiamo avuto la possibilità di entrare all’interno della fabbrica dismessa, ed è stata una sensazione strana.
Il Vilaggio è un salto nel tempo, un viaggio all’interno di un tempo ormai passato, quando ancora si sognava in grande, e la crescita industriale era ai massimi livelli.
La stella a otto punte che compare spesso nel villaggio è il simbolo stesso di tutto il luogo, appare un po’ ovunque, è l’intersecarsi di due quadrati che al centro presentano un cerchio.
Simbolo del luogo è una stella a otto punte formate dall’intersecarsi di due quadrati che al centro presentano un cerchio. Molti rosoni riportano questo stemma in maniera quasi ossessiva, denotando così qualcosa di più che un semplice ornamento estetico.
Per fortuna essendo il Villaggio patrimonio dell’Unesco si è riuscito a preservarlo dall’abuso edilizio. Per quanto riguarda la fabbrica dismessa, pare ci sia un progetto di restauro per farlo diventare un polo per ospitare mostre.
Quei locali ci hanno permesso di fare molte belle foto e seguendo l’hashtag su Instagram troverete anche le foto degli amici di Igers Bergamo.
I capannoni non sono accessibili nemmeno con le guide, è stata un’eccezione concessa per l’Instameet.
Il Villaggio di Crespi d’Adda è patrimonio dell’Unesco, noi non siamo riusciti a visitare il Mausoleo, ma siamo andati a vedere anche la centrale Idroelettrica.
È ancora abitato e noi abbiamo avuto la possibilità di entrare nei capannoni, che solitamente non sono accessibili al pubblico.
Seguite questi hashtag su Instagram per saperne di più e vedere tutte le foto degli Igers Italiani #igersItalia #igersBrianza #instameetcrespi e ovviamente il mio profilo @elegraf77